La “purezza” e la “fiducia”
Il tema formativo: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
È molto bello poter scegliere come tema del Sussidio Grest 2015 "Kaleidos - Oltremare, Ciurma!" la proposta di papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Giovani 2015, Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
Due parole in particolare possono essere messe al centro dell’attenzione della nostra estate ragazzi: purezza e sguardo.
Ecco alcuni aspetti educativi da focalizzare cercando di cogliere, almeno in parte, la ricchezza che la beatitudine evangelica racchiude. Soffermiamoci sul termine “purezza”.
Va chiarito che questo tema, nei Vangeli, non riguarda tanto la virtù della purezza (con riferimento al sesto comandamento “non commettere atti impuri”), quanto piuttosto una qualità che deve accompagnare tutte le virtù, perché esse siano davvero virtù e non invece “splendidi vizi”. Il suo contrario più diretto non è l’impurità, ma l’ipocrisia (R. Cantalamessa).
Le parole di Gesù si riferiscono dunque:
- alla purezza delle intenzioni che muovono le azioni; alla trasparenza, alla limpidezza, alla sincerità, al non essere ipocriti, doppi, falsi;
- al non avere secondi fini, o perlomeno alla necessità di vigilare per non rischiare di agire solo o principalmente per un proprio vantaggio personale;
- all'urgenza di "rinunciare a se stessi", cioè di dare veramente spazio alle azioni, alle idee, alle scelte (individuali e comunitarie) che ci realizzano come donne e uomini.
- alla qualità della relazione con gli altri: non c'è l'uomo-individuo e poi l'attenzione per altri;
- all’autenticità, ovviamente con tutta la fatica che essa esige in termini di tenacia, costanza, fermezza, coerenza, ecc.
Proviamo allora a tradurre questo tipo di purezza per i bambini e i ragazzi e per il contesto del Grest - Estate ragazzi e immaginiamo una persona che possieda tutte le caratteristiche e le qualità elencate nei vari punti riportati qui sopra.
A ben guardare, non è solo una persona per bene, ammirevole, ma che alla fine ci lascia dove siamo... cioè che in fondo non suscita un interesse profondo e non smuove nulla dentro di noi.
È piuttosto qualcuno che ispira fiducia, col quale si può stare volentieri, al quale ci si vorrebbe affidare.
La sensazione di autenticità e di trasparenza è, a ben guardare, anche una sensazione di profondità, di quiete, di serenità e gioia profonde, che un po' ci incuriosisce.
La fiducia che quella persona suscita è il segno della fiducia che essa ripone in se stessa e ci ricorda che c’è una dimensione interiore che è inafferrabile. Quella persona ha qualcosa di particolare: è "libera"! Ma di una libertà speciale: è libera interiormente!
… E mi viene voglia di saperne di più. Questa curiosità smuove il mio torpore e vorrei stare almeno un po' con lui. La sua persona, il suo atteggiamento è un invito (il "venite e vedrete" nel Vangelo di Giovanni 1,39). Succede anche nell'innamoramento qualcosa di simile.
Lo sguardo limpido di quella persona, sgombra, per così dire, anche il mio campo visivo: ed ecco la conclusione della beatitudine: "vedranno Dio"!
Ecco dunque il tema del sussidio: la fiducia.
Diventare “puri” è… educarsi ed educare alla fiducia! L’itinerario formativo per ogni animatore è già tracciato.
E allora, per un bella esperienza di estate ragazzi, buona fiducia a tutti!